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Non è mai troppo tardi - 7


di bird2012
10.09.2015    |    25.591    |    4 2.6
"Inoltre spesso tutto avviene nel buio più totale, senza vedere niente, senza godere della visione del corpo e delle intimità del proprio partner..."
NON E’ MAI TROPPO TARDI

Cap. 7



Appena entrati nella mia stanza ci spogliammo nudi e mi sdraia subito sul letto a cosce larghe: cominciai ad accarezzarmi la fica mentre Tony mi fissava con il cazzo in mano, già nuovamente in un meraviglioso stato di erezione.

“Tesoro, Dio mio, sei di nuovo duro! Mi sei appena venuto dentro, pensavo ti fossi svuotato per bene dentro mamma, sento ancora il calore del tuo sperma nella vagina, ma ti vedo meravigliosamente in tiro!”

Il mio angelo mi fissava mentre si segava l’uccello, spostando continuamente il suo sguardo dal mio viso alla mia fica.

“Mamma, forse ancora non ti sei resa conto quanto io possa desiderarti!
Sapessi quante volte ho sognato di vederti come stai adesso, sdraiata a cosce larghe, con la tua fica oscenamente aperta, mentre mi segavo e sborravo fantasticando di scoparti!”

Olga, le parole di Tony mi infiammarono di nuovo: non lo lasciai terminare.

“Tony, amore mio, ora non devi più sognare: ora sono la tua realtà! Vienimi sopra, infilamelo di nuovo dentro, voglio sentirmi montata come una puttana… la tua puttana!” e gli stesi le braccia per invitarlo a penetrarmi.

Non si fece certo pregare: venne tra le mie cosce, me lo infilò dentro e si distese sopra di me.
Sentire nuovamente il suo dolce cazzo dentro di me e il suo corpo nudo sopra il mio mi fece rabbrividire dal piacere.

“Oh! Tony, amore di mamma, sei nuovamente dentro di me, dentro il ventre di tua madre! Adesso fottimi con calma, facciamola durare a lungo questa chiavata… tanto abbiamo tutta la notte! Ma mentre mi chiavi raccontami come hai scoperto che io e papà facevamo tanti giochetti erotici!”

Cominciò a chiavarmi, io lo circondai con le braccia per tenerlo stretto a me, in attesa delle sue parole.

“Accadde una sera. Voi invitaste un vostro amico a cena.
A un certo punto me ne andai a dormire.
Dopo un’oretta, pensando io stessi dormendo, siete andati tutti e tre nella vostra stanza da letto a giocare, solo che io non stavo dormendo.
Tutti presi dai vostri piaceri non avete pensato che le nostre stanze sono confinanti: sentii voci e gridolini.

Incuriosito, per sentire meglio e nella speranza di vedere anche qualcosa, sono uscito dalla mia stanza e mi sono messo dietro la vostra porta ad origliare… ed ho sentito tutto e di più!
Dal buco della serratura sono anche riuscito a vedere qualcosa: tu in ginocchio che succhiavi alternativamente gli uccelli di papà e del vostro amico, ne succhiavi uno mentre l’altro ti possedeva da dietro, uno ti leccava mentre succhiavi l’altro!
E’ stata una serata e una esperienza meravigliosa: ho visto dal vivo le immagini che vedevo nei giornaletti porno che ritraevano una donna con due uomini, immagini che mi avevano sempre eccitato moltissimo e a cui avevo sempre dedicato interminabili seghe!

Vi ho spiato solo un altro paio di volte, sempre con un altro uomo insieme a voi, ma mi è stato sufficiente per conoscere perfettamente i giochetti che facevate tu e papà! Ma quelle visioni mi hanno svelato la tua vera indole, di quanto tu sia amante del sesso, di quanto ti piaccia godere e la cosa mi ha piacevolmente mandato in estasi!

Una sera credevo letteralmente di impazzire: hai fatto venire dentro la tua bocca prima il vostro amico e poi papà, uno di seguito all’altro, e hai ingoiato completamente le loro sborrate! Avrei voluto aprire la porta, venire verso di te, ancora in ginocchio davanti a loro intenta a leccare i loro cazzi sborrati, infilarti la cappella in bocca e urlarti con quanta voce avevo che c’ero anche io, tuo figlio, a venirti in bocca, e che avresti dovuto ingoiare anche il mio sperma… perché anche io ti amavo… anche io ti desideravo da morire… e se anche tu mi amavi non dovevi negarmi il piacere di sborrarti in bocca!

Mamma, dolce amore mio, da quelle sere avevo giurato a me stesso che, quando fossi stato più grande, avrei fatto del tutto per essere uno dei tuoi amanti e potere così giocare insieme a te e papà! Si, mamma, avrei voluto chiavarti davanti a lui, fargli vedere che anche io ero in grado di farti godere, di soddisfare le tue voglie, che un fido compagno dei vostri giochi lo avevate in casa!
Pensa, mamma, quanto saresti stata felice: concederti contemporaneamente e tuo marito e a tuo figlio, gli unici uomini della tua vita!
Purtroppo, poi, c’è stato il maledetto incidente: ecco, mamma, così ho saputo.”

Olga, tu non lo sai, ma tra i miei innumerevoli vizi c’è anche quello dell’esibizionismo e sapere che mio figlio mi avesse visto mentre giocavo con due cazzi mi elettrizzava.
Tony mentre parlava seguitava a pomparmi la fica che era una meraviglia: gli afferrai le chiappe del culo con entrambe le mani e cominciai a coadiuvare il movimento del suo bacino contro il mio ventre.
Lo attiravo contro di me con forza per sentirmi il suo cazzo sempre più dentro la fica, sentirlo sbattere contro l’utero: la mia fica stava ripartendo alla grande!

“Tony, amore, mi stai mandando fuori di testa! Saperti eccitato nel vedermi fare la porca con altri uomini, sapere del tuo desiderio di partecipare ai nostri giochi e di possedermi davanti a tuo padre mi fa impazzire! Ma allora, amore, non saresti geloso se io e te seguitassimo a fare gli stessi giochi che facevo con papà? Anzi, saresti eccitato come lo era papà nel vedermi chiavata e inculata da altri? Dimmelo, amore, ti prego!”

“No, mamma, non sarei geloso se ti vedessi godere con altri uomini, anzi, ne sarei felice! Tu sei una donna di una sensualità unica, sprizzi libidine da ogni poro, tu non potresti mai accontentarti di un solo uomo, ho capito che per essere veramente soddisfatta devi sentirti al centro delle attenzioni di più maschi… e questo è quello che ti voglio dare, come ha fatto papà. Papà voleva il tuo piacere perché ti amava… ed anche io ti amo!
Ho qualche interessante idea in testa… dopo te la dirò.
Comunque sappi che solo in un caso sarei geloso di te: se amassi qualcuno più di me!”

Olga, capirai che queste ultime parole mi fecero sciogliere: lui mi amava veramente e voleva che il mio cuore fosse solo per lui!
La cosa mi inebriava.
Il suo cazzo seguitava a martellarmi la fica: sentii arrivare un nuovo delizioso orgasmo.
Conficcai le unghie nelle sue natiche e gli morsi il labbro: capì che stavo per venire e aumentò il ritmo e gli affondi.
Cominciai a mugolare come una maiala.

“Gioia mia, pompami, dai, che mi stai facendo venire di nuovo! Mi ecciti come nessun maschio prima: sapessi quanti cazzi sono entrati nella mia fica per farmi godere, ma mi sto rendendo conto che il tuo è il migliore, ma forse proprio perché sei mio figlio! Dai tesoro, affonda il cazzo, sventrami, fammi sborrare mentre già penso di godere con te e con un altro… si… si… mi prenderete insieme… si… dai… pompa… che sborro… si… mi prenderete in culo e in ficaaaa!!!! Siiii!!! Una doppia con mio figlioooo!!!! Tonyyy, amore… vengooooo!!!”

Olga, fu un orgasmo favoloso: mentre venivo fantasticavo che mentre mio figlio mi fotteva la fica, un suo amico mi faceva il culo!
Rimanemmo per un po’ di tempo abbracciati a baciarci e ad accarezzarci.
Lui non era venuto, per cui sentivo la sua verga ancora stupendamente dura dentro la fica: non si era tolto, voleva sentissi ancora quanto mi volesse!
Ricordai le sue parole.

“Amore, cosa intendevi prima quando mi hai detto che avevi in mente qualcosa di interessante da dirmi?”

Per tutta risposta mi ficcò la lingua in bocca e riprese a muovere il cazzo nella fica.
Io non mi sottraevo di certo al suo impeto giovanile: presi a succhiare la sua lingua e ad oscillare il bacino.
Poi avvicinò le labbra al mio orecchio.

“Si, è qualcosa di veramente interessante che sono certo ti manderà in visibilio: se ti giri a pancia sotto e mi dai il culo te lo dico!”

Uhmmmm! Il mio angelo voleva deliziarmi anche il buchino: mi invitava a nozze!

“Tesoro mio, ma io il culo te lo do anche se non mi dici niente!”

Ridemmo entrambi alla mia battuta, ma intanto avevo già preso posizione.

“Tony, fa piano, il mio buchino è da molto che non riceve visite, temo si sia un po’ ristretto!”

“Tranquilla, mamma, tu apriti bene le natiche che al resto ci penso io!”

Mi afferrai subito le natiche e mi aprii per bene il buco del culo: sentii immediatamente le sue labbra e la sua lingua attaccarsi allo sfintere per prepararlo adeguatamente alla penetrazione.
Prese a succhiarlo e a leccarlo: me lo lavorò a lungo procurandomi un grande piacere, poi quando lo sentì bello morbido mi chiese:

“Mamma, che ne pensi? Sei pronta?”

Non aspettavo altro!

“Si, si, inculami, tesoro! Dai, amore, inculati mamma! Il mio buchetto è rimasto a lungo a digiuno: aprimelo bene di nuovo!”

Si mise a cavallo del mio culo, appuntò l’uccello sul buchino e si lasciò cadere lentamente sopra il mio corpo: sentii il cazzo aprirmi il culo e penetrarmi dentro l’intestino per tutta la sua lunghezza!
Si distese completamente sopra di me, mi circondò con le braccia e mi strinse forte a lui, mentre sentivo il cazzo cominciare a muoversi dolcemente dentro il mio sfintere procurandomi un immenso piacere.

“Dai, dai, inculami tesoro: sappi che il rapporto anale è quello che mi fa godere di più… con il cazzo nel culo mi sento una grande zoccola e la cosa mi manda in estasi! Dai, spaccami il culo… sfondamelo di nuovo… preparalo bene per i nostri futuri giochi!”

Finalmente il mio culetto riprendeva nuovamente le dolci abitudini: sentirsi un bel cazzo che lo sfondava per bene!
Mentre mi affondava la verga nel culo procurandomi deliziosi brividi di piacere, Tony avvicinò le labbra al mio orecchio e mi sussurrò.

“Mamma, lo sai che ho due amici molto intimi con cui faccio sesso da quando eravamo adolescenti? Pensa, sono fratello e sorella, che peraltro tu conosci benissimo insieme alla loro madre!
Sono due meravigliosi porcellini e abbiamo costituito un meraviglioso triangolo: tra di noi non c’è solo sesso, ma anche tanto affetto! Inoltre sono due persone serie e riservate.
Lui è un bel ragazzo e sono certo incontrerebbe i tuoi gusti: ha un cazzo grosso come il mio e anche lui è molto resistente come me. Ci pensi, mamma: potremmo penetrarti insieme davanti e dietro e rimanere dentro di te, scambiandoci spesso i buchetti, per più di mezz’ora, finché no ti facciamo sborrare due o tre volte, come facciamo con la sorella.

Lei è una super porcellina aperta in entrambi i buchetti, specialmente dietro: ha un buco di culo così dilatato che quando lo vedi ti si accappona la pelle dalla eccitazione.
Pensa che l’abbiamo sverginata io e il fratello, le abbiamo rotto sia la fica che il culetto nello stesso giorno!
In realtà è stato prima il fratello a sfondarla davanti e dietro e poi sono entrato subito io!
Mamma, se tu lo desideri, sono certo sarebbero ben felici di unirsi a noi: basta che tu me lo dica e ti porto un altro cazzo e una stupenda fica su un piatto d’argento!”

Olga, credimi, ero al settimo cielo: intravidi subito la possibilità di rinverdire i piaceri che ero abituata a vivere con mio marito!
Quando seppi poi che erano i tuoi figli mi eccitai come una porca: il pensiero di concedere il mio corpo ad altri due giovani porcellini mi mandava in orbita!
Mi rividi penetrata da due cazzi e con le labbra tra le cosce di una femminuccia: avevo un arretrato da smaltire
Non riuscii a trattenere la mia gioia.

“Tony, amore, ma cosa aspetti? Me li voglio godere completamente insieme a te, costituiremo uno splendido quartetto! Amore di mamma, ti amo: mi stai facendo vivere una nuova vita!
Mi hai fatto una graditissima sorpresa e dobbiamo festeggiare: inculami forte… dai, sbattimi per bene il culo… voglio festeggiare con una gustosa sborrata nel culo!”

Anche Tony si era particolarmente eccitato al pensiero di fare un bel po’ di porcate con sua madre e i suoi amici: accelerò e affondò i colpi finché non mi riempì l’intestino di una marea di sborra bollente!

Un pomeriggio mi fecero una gradita sorpresa: quando aprii la porta di casa me li trovai tutti e tre davanti, inaspettatamente.
Appena entrati Tony non perse tempo.

“Mamma, Alex e Claudia li conosci da anni, sono i miei più cari amici con cui, come ti ho detto, sono entrato molto in intimità.
Ho parlato loro di te… e desiderano conoscerti meglio!”

Appena terminò di parlare me li sentii tutti e tre addosso: i due maschietti cominciarono a soffocarmi di baci e carezze, mentre la femminuccia sbottonò subito i loro pantaloni e tirò fuori due cazzi già completamente in tiro pronti a sfondarci le fiche… e non solo!
Scopammo fino a sera senza alcun limite.

Vidi che Claudia si dedicava esclusivamente ai maschi e capii che non aveva mai avuto esperienze saffiche: conosceva e sapeva deliziare solo i cazzi, del fratello, di Tony e altri maschietti, ma la sua giovane fica era un bocconcino troppo prelibato e non avevo alcuna intenzione di perdermela!

Ho sempre avuto un debole per le femminucce: i miei primi piaceri sessuali adolescenziali li ho avuti con le donne, le prime persone che hanno accarezzato la mia intimità dandole piacere sono state le donne.
Anche il mio primo orgasmo me lo hanno fatto provare tre donne: due, sdraiate ai miei lati, mi abbracciavano, mi baciavano e mi succhiavano i seni, la terza, la prima donna della mia vita, mi ha leccato la fica per un tempo indefinito, come solo lei sapeva fare, e mi ha fatto venire per tre volte di seguito sopra le sue labbra, senza mai togliere la bocca dalla mia fica!
Non scorderò mai quel pomeriggio e l’artefice del mio immenso piacere!

All'inizio chiesi a Tony e ad Alex di farmi vedere come si scopavano Claudia e mi accontentarono subito: mi eccita da morire vedere il cazzo che entra e esce dalla fica!
Lei si mise supina a cosce spalancate e i due maschietti si alternarono tra la sua fica e la sua bocca: mentre uno la scopava lei succhiava l'altro e poi chiedeva il cambio e i maschietti invertivano i ruoli. Era stupendo vederli godere tutti e tre insieme.

Fu in quella situazione che volli sondare la disponibilità di Claudia a giocare con una donna. Mentre i maschi si alternavano nella sua deliziosa fica cominciai ad accarezzarla: sul viso, sul seno, le mungevo le tette, le strizzavo delicatamente i capezzoli.
Quando vidi che non mi scostava, ma fremeva quando la toccavo, cominciai ad osare di più: cominciai a succhiarle i capezzoli e nel contempo intrufolai la mano sopra la sua fica e presi a stuzzicarle il grilletto.

La sua risposta alle mie manovre fu inequivocabile: mise una mano dietro la mia nuca e spinse la mia bocca contro il suo capezzolo, mentre l'altra mano si pose sopra la mia che la stava masturbando e me la accarezzò per farmi capire il suo gradimento.
I suoi gesti mi infiammarono: persi ogni riserva.

Dopo averle succhiato un po' il seno, cominciai a baciarla sul viso, mentre lei spompinava il cazzo di turno.
Fece una cosa che non mi aspettavo, ma che mi fece elettrizzare: tolse la bocca dal cazzo, volse il viso verso di me e mi porse le sue labbra aperte.
La baciai con passione e sentii subito la sua lingua frugarmi tra le labbra. Fu un bacio di una libidine meravigliosa: gustavo il sapore delle sue labbra e quello dal cazzo che stava succhiando.

Iniziò un gioco erotico di una eccitazione indescrivibile: Claudia alternava la succhiata al cazzo con il mio bacio.
Succhiava profondamente la cappella per acquisirne bene il sapore, poi si girava verso di me e mi baciava per farmi gustare il sapore dell'uccello.
Io seguitavo a deliziare il suo duro bottoncino.
Quando mi disse:

"Gianna, mi stai facendo godere! Mi piace molto come mi accarezzi la fica! Dai Gianna, dai… sei la prima donna che gioca con la mia fica… mi stai facendo morire! Dai, Gianna… fammi venire! Voglio sborrarti in mano! Voglio bagnarti la mano con i miei umori!”

mi sentii avvampare. Accelerai il movimento delle dita mentre il maschio di turno la fotteva in fica. Ci volle poco per farla venire e lei urlò il suo godimento.

“Gianna… Gianna… sto venendo… sto venendo! Senti come ti bagno!!!” e incollò le sue labbra sulle mie mentre sentivo le dita inzupparsi del suo piacere.

Dopo un po’ si rivolse ai due maschi.

“Dai, sborratemi insieme! Fate vedere a Gianna come mi riempite!” e imboccò nuovamente il cazzo del fratello, mentre Tony seguitava a pomparle la fica.

Dopo un po’ anche i due maschietti raggiunsero quasi nello stesso momento il loro orgasmo: Tony le venne nella fica, mentre il fratello le riempì la bocca.
Claudia non ingoiò lo sperma del fratello, ma lo tenne in bocca… e volse il suo viso verso il mio.
Non ci fu bisogno di parole, il suo invito era eloquente: incollai le mie labbra contro le sue e cominciammo a passarci ripetutamente lo sperma da una bocca all’altra finché non lo ingoiammo tutto!

Dopo il meritato riposo, fu il mio turno a farmi sbattere per bene da quei due baldi giovani.

La prima scopata volli farmela con Alex, tuo figlio, mentre Claudia e Tony si godevano lo spettacolo.
Era un nuovo cazzo e me lo volevo gustare per bene: quello di mio figlio avevo la fortuna di godermelo quando volevo, adesso toccava a quello di Alex.
Fu una chiavata stupenda: come mi aveva preannunciato mio figlio Alex mi sfondò la fica a lungo e mi procurò un orgasmo meraviglioso, mi fece sborrare come una maiala!

Quella fu la prima delle tante scopate che mi faccio con Alex: generalmente giochiamo tutti e quattro insieme con accoppiamenti multipli, ma spesso ci piace anche dividerci in coppie, per gustare in pieno il singolo cazzo nella fica.

Dovresti vedere quando tuo figlio mi infila dentro il suo poderoso cazzo: è una accoppiata da sballo!
Mi faccio prendere sempre in posizioni in cui posso godere della visione di tutti i particolari della penetrazione.
Devi sapere che quando faccio sesso non mi accontento solo del contatto fisico: per raggiungere il massimo del godimento sessuale devo unire gli altri due organi di senso, la vista e l’udito!

Ci sono coppie che scopano nel più assoluto silenzio: gli unici gemiti che si sentono sono solo quelli al momento dell’orgasmo.
Inoltre spesso tutto avviene nel buio più totale, senza vedere niente, senza godere della visione del corpo e delle intimità del proprio partner.

Io invece voglio vedere quando il cazzo si fa strada tra le labbra della mia fica, quando mi scivola lentamente nella vagina, quando entra centimetro dopo centimetro dentro il mio corpo fino alla sua totale penetrazione!
Quando vedo il ventre di tuo figlio congiungersi con il mio è il momento magico: ce l’ho tutto dentro, fino ai coglioni!
A quel punto ci scambiamo le frasi più oscene possibili per aumentare a dismisura la nostra eccitazione!
Amiamo tutti e quattro il turpiloquio più spinto: dovresti sentirci mentre godiamo che musica eccitante esce dalle nostre bocche!

Poi comincia la chiavata e io fisso ammaliata il cazzo che entra e esce dalla fica: vedere le grandi labbra che si aprono mentre l’asta esce completamente, lasciando nella vagina solo la cappella, poi si richiudono intorno al membro, in un libidinoso abbraccio, mentre mi entra di nuovo tutto dentro fino a colpirmi l’utero con la cappella.
Vedere quel continuo e sensuale movimento di dentro e fuori, dentro e fuori mi manda ai pazzi!

L’apoteosi avviene nel momento dell’orgasmo, quando tuo figlio mi sborra nella fica: quello è il suo momento, lui mi ha già fatto venire due o tre volte con il suo cazzone nella fica, ora tocca a lui!
Lui ormai sa che deve avvertirmi per tempo in maniera io possa godermi attimo per attimo l’apice del nostro amplesso!
Mi allargo la fica con entrambe le mani per ammirare meglio il movimento dell’uccello nella mia vagina, lo fisso con gli occhi di fuori in attesa si compisca la sua dolce opera, finché Alex non mi dà la lieta novella!

“Gianna, troia mia… ecco, ci sono! Sto per schizzare nella tua adorabile fregna da zoccola! Eccomi! Guarda il cazzo… guardalooo!!! Dolce puttana… guarda come ti viene dentrooo… come ti riempie di sborraaa! Senti come schizzaaaa!!!”

Fisso estasiata le contrazioni del suo cazzo, mentre sento esplodermi nel ventre la sua interminabile sborrata.
Ogni volta vado fuori di testa nel sentirmi la fregna allagata di sperma!
Il tutto condito dal turpiloquio più osceno possibile per aumentare all’infinito la nostra eccitazione con incitamenti osceni

E’ una questione psicologica: sentire dal maschio che mi sta fottendo che mi sfonda la fregna, che mi sborra in fregna, che mi lecca la fregna, mi fa sentire ancora più puttana, più troia, più zoccola e raggiungo il massimo del piacere!”

Mi guarda un attimo sorridendo.

“Certo che è strano l’essere umano: basta una parola al posto di un’altra per centuplicare il piacere! Da non crederci: se mentre mi chiavano mi dicono che sono un angelo non mi aggiunge alcun piacere all’atto sessuale, mi godo la scopata, ma rimango quasi passiva.
Ma se mi dicono che sono una troia rotta in culo, che sono una zoccola incestuosa o una meravigliosa pompinara mi sento avvampare, sento la fregna contrarsi intorno al cazzo che mi fotte e cominciò a dimenarmi come una indiavolata, proprio come dovrebbe fare una troia rotta in culo!
Scusa, Olga, ma questo è il modo in cui ho sempre amato fare sesso: è tutto un altro scopare! Raggiungo l’apice del piacere!”

Tornando al mio primo incontro con i tuoi figli, dopo la superba scopata con Alex volli essere presa in doppia: da quando era venuto a mancare mio marito non avevo avuto più il piacere di essere posseduta da due maschi in contemporanea.

Tra le braccia di mio figlio e di Alex mi sentii nuovamente troia: stavo rivivendo il mio passato ed ero certa che mio marito, da Lassù, mi avrebbe dato la sua approvazione.
Mentre i due maschietti mi sfondavano alla grande davanti e dietro, Claudia, di sua iniziativa, cominciò a baciarmi con libidine, la sua lingua saettava tra le mie labbra che era una delizia, le sue mani si erano impossessate dei miei seni e me li mungeva con una passione inaspettata.

Allora capii che non disdegnava affatto il contatto con le femminucce, doveva solo essere svezzata per bene. Alla fine del nostro incontro approfittai di un attimo che stavamo sole e le dissi che desideravo vederla da sola.
Vidi i suoi occhi brillare dall'eccitazione.
Mi disse che sarebbe venuta la mattina dopo e sarebbe stata libera tutto il giorno.
Capii che aveva compreso il motivo del mio invito.

La mattina dopo, quando suonò alla porta e la feci entrare, non dicemmo una parola: bastò guardarci negli occhi e ci gettammo una nelle braccia dell'altra. Ci avvinghiammo strette con una passione incontrollata.
Cominciammo a baciarci, ad accarezzarci, a spingere le fiche una contro l'altra.
Dopo un paio di minuti di un delizioso e sensuale lingua in bocca ci staccammo.
Mi fissò con uno sguardo di fuoco.

“Ho capito che mi desideri e la cosa mi fa impazzire! Ho solo 19 anni e sentirmi desiderata da una donna adulta, con la tua esperienza con le donne, mi rende orgogliosa... voglio essere tua! Voglio conoscere il piacere tra donne… insegnami a farti godere!” e mi baciò nuovamente, mentre sentii la sua mano intrufolarsi sotto la gonna per cercare la mia fica.

Aprii subito le gambe: come mia abitudine, quando sapevo di dover fare sesso, non indossavo l’intimo.
Quando Claudia sentì che la sua mano invece delle mutandine incontrò la carne calda della mia fica emise un lungo gemito di piacere.

“Gianna, tesoro… sapevi che venivo e non hai indossato le mutandine! Dio santo, che goduria… la tua fica è già pronta! Sto impazzendo dalla eccitazione! Gianna, siamo due dolci puttane… desiderose una dell’altra! Anche io sono venuta senza mutandine!!!”

La presi per mano e la condussi di corsa nella mia camera da letto, in un attimo ci spogliammo e ci gettammo sul letto, avvinghiate come due sensuali amanti, ognuna con la bocca sulla fica dell’altra!
Tua figlia era ormai pronta al grande salto, ma volli sondare la sua completa disponibilità al piacere senza limiti.

“Claudia, tesoro, spero non ti dia fastidio, ma sappi che spesso quando vengo mi piace fare la pipì sulle labbra della mia amante! In questo modo mi sento completamente appagata!”

La sentii fremere e mi morse delicatamente il grilletto!
La sua risposta mi infiammò ancora di più i sensi.

“Gianna, mia dolce porca, questa è musica per le mie orecchie! Allora posso tranquillamente ricambiarti il servizio con una piacevole pisciata sopra le tue labbra… come faccio con il mio fratellone quando mi lecca la fica!”


Se pensate sia di vostro gradimento vado avanti.

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